La legge di bilancio 2021 disattiva per altri cinque anni gli obblighi in tema di capitale sociale
- Avv. Luisa Ricci
- 29 dic 2020
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Viene prorogata la tregua sul capitale sociale e sospesa fino al 2025 la regola "ricapitalizza o liquida".
È quanto emerge dal nuovo articolo 1, comma 266, della Legge di Bilancio 2021, che riscrive l’art. 6 del DL 23/2020 (c.d. Decreto Liquidità).
Infatti, le società di capitali che abbiano maturato perdite nel corso dell'esercizio 2020 possono sottrarsi agli obblighi di riduzione e/o ricostituzione del capitale sociale che, in base alla disciplina ordinaria, scattano in presenza di una perdita superiore a un terzo o in caso di violazione del minimo legale di capitale sociale (artt. 2446 e 2447 c.c. per le S.p.A.; artt. 2482-bis e 2482-ter c.c. per le S.r.l.).
Nonostante la perdita del patrimonio sociale, le società potranno, pertanto, proseguire la propria attività, senza incorrere in una causa di scioglimento ed essere sottoposte a liquidazione (art. 2484, comma 1, n. 4, c.c., per le S.p.A. e le S.r.l.; art. 2545-duedecies c.c. per le cooperative).
La disapplicazione di tali disposizioni assume particolare rilevanza anche sul piano della responsabilità degli amministratori, nell'eventualità in cui la società si trovi ad affrontare una crisi o una situazione di insolvenza.
Attenzione però, l’art. 6 del DL 23/2020, al comma 4, prevede che, per poter usufruire dei descritti benefici, le società debbano inserire un'informativa nella nota integrativa al bilancio, specificando le perdite maturate e la loro origine, nonché le movimentazioni effettuate nell’esercizio.
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